lunedì 16 agosto 2010

Siena... A tutto Palio!

Oggi, 16 agosto, la città di Siena ha vibrato d'emozione in Piazza del Campo. Il motivo: una nuova edizione del famoso Palio, una rievocazione storica di origine Medioevale organizzata dal comune di Siena, in cui le contrade della città competono tra loro. Si svolge tutti gli anni per 2 volte, il 2 luglio e il 16 agosto.
L'evento clou è la corsa del Palio che consiste nel percorrere per tre volte il giro della Piazza del Campo, montando a pelo il cavallo. A differenza di molte altre manifestazioni analoghe, questa si svolge ininterrottamente dal 1644 ed è molto sentita da tutti i cittadini senesi.
Il Palio del 16 Agosto è il Palio dell'Assunta, in onore della Madonna Assunta che si festeggia per ferragosto. Quest'anno la contrada vincitrice è stata la Tartuca, con il fantino Luigi Bruschelli detto 'Trecciolino' sul cavallo Istriceddu. Guardate il video del Palio di oggi.


Il Drappellone
Il Drappellone, di Franco Fortunato, raffigura una Madonna vestita d'oro che si staglia su uno sfondo blu cobalto. Il richiamo a Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, a seicento anni dalla sua nascita, è chiaro. Basta guardare l'immagine della Vergine che domina la parte superiore della seta. Un vero e proprio omaggio, da parte di Franco Fortunato, al grande pittore che, nel 1441, dipinse la Sala del Pellegrinaio del Santa Maria della Scala.
Nella parte centrale, invece, la Siena del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti e, sotto, altre 16 riproposizioni in dimensioni ridotte. La città del Palio è stata dipinta 17 volte, quante sono le sue Contrade. Una simbologia che ha colto in pieno il senso della Festa senese. Franco Fortunato è riuscito a imprimere il suo originale linguaggio di artista colto. Letteratura e storia si intrecciano in questo Palio, che richiama, anche, le origini etrusche del popolo senese con tre cavalieri, sempre su fondo oro, a delimitare l'araldica contradaiola, dipinta a parte, per alcuni stemmi leggermente rivisitata, e cucita a mano su una base rosso porpora.
Fortunato, come il Vecchietta, ha dato spazio alla sua cultura composita. Con raffinatezza ha preso spunti sapientemente rimodellati da un'interpretazione artistica carica di poetica e di sfumature oniriche. Il drappellone appare come estratto dalla sfera del sogno. Si attacca alla realtà con la forza del colore, perché è lì che la carica semantica gioca un ruolo di rilievo. In due metri di seta Fortunato ha condensato tre storie, ognuna delle quali già completa: la sacralità che pervade il Palio, la città dalla quale prende origine, la storia con la quale convive.